DDL ZAN
DDL ZAN:
una LEGGE
per chi NON
ne ha MAI
AVUTE
Il ddl Zan prende il nome dal suo ideatore, il deputato Alessandro Zan.
Questo disegno di legge, approvato alla Camera nel novembre 2020 e fermo da più di sei mesi al Senato, prevede un inasprimento delle pene, con l'aggravante prevista per i crimini d'odio, per chi dimostri comportamenti discriminatori o aggressivi nei confronti di chi appartiene alle comunità LGBTQ+ e delle persone diversamente abili.
Queste nuove misure sono percepite da alcuni come futili. Tali affermazioni sono giustificate dall'emergenza in cui viviamo, che imporrebbe di dare spazio ad altre priorità.
Inoltre, molti vedono il ddl Zan come una limitazione della libertà di espressione.
In questo dibattito, però, sono intervenute anche alcune icone del web che hanno espresso il loro parere. Tra queste troviamo Fedez, che nel discorso al concerto del primo maggio ha evidenziato l’assoluta necessità di un intervento da parte del governo:
“Ecco Ostellari ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo, può tranquillamente essere bloccato dal singolo, cioè sé stesso. Qualcuno come Ostellari ha detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia rispetto al ddl Zan”.
Così come detto da Fedez, il ddl Zan dovrebbe essere considerato una priorità. Infatti il suo scopo non è quello di limitare la libertà degli individui ma, al contrario, quello di salvaguardare i diritti di una parte della società fino ad ora maltrattata.
In risposta a coloro che parlano di questo disegno di legge come una violazione del diritto di esprimersi dovremmo rispondere che sono proprio l'ignoranza sociale e l’eterofobia a far nascere il ddl Zan, che non sarebbe mai stato scritto se le menti di noi tutti fossero state adeguatamente aperte e consapevoli che il "diverso" in realtà non esiste.
Ruby, Francesca, Mary, Giordana
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