UN GESTO CHE PUO' FARE LA DIFFERENZA
La classe 2D quest’anno ha adottato a distanza un bambino della Repubblica Centrafricana di nome Jean de la Croix, nato nel campo profughi durante la guerra civile nel convento del Carmel. Jean è nato il 14 dicembre 2013 e la sua famiglia è composta dai suoi genitori e da una sorella maggiore.
Per avere sue notizie, il 20 maggio, insieme alla professoressa Maria Cottone, abbiamo avuto l'opportunità di incontrare e di conversare attraverso Google Meet con padre Federico Trinchero, responsabile delle missioni in Centrafrica, che, con la sua disponibilità e gentilezza, ha risposto ad alcune domande portandoci all’interno di una realtà che molti non conoscono. Una domanda riguardava la gestione della pandemia in Centrafrica. Padre Federico ci ha detto che il governo del paese ha cercato di prendere subito dei provvedimenti per evitare la diffusione del contagio, anche se lì il Covid è il minore dei problemi, perché ci sono molte altre malattie, come la malaria, che ogni giorno colpiscono diversi membri della comunità africana. L’unico vero problema è stato il trasporto delle merci che, a causa del Covid, è stato rallentato.
Gli abbiamo poi chiesto informazioni sul modo di vivere dei bambini. Ci ha subito detto che le loro giornate sono molto diverse dalle nostre a causa della povertà del paese: quasi la maggior parte dei piccoli africani non ha mai visto un computer o un telefono. I bambini devono letteralmente "lottare" contro mille difficoltà per andare a scuola e per mangiare, e quasi tutti, anche quelli molto piccoli, fanno un lavoro per guadagnare qualcosa. Inoltre abbiamo chiesto come ci si sente a vivere all'interno di una missione e soprattutto perché ha deciso di fare questa scelta di vita. Padre Federico ci ha risposto che, dopo essere venuto a conoscenza delle esperienze di altri missionari, ha pensato che sarebbe stato molto bello stare vicino alle persone bisognose e aiutarle a realizzare i loro sogni.
Il messaggio principale che abbiamo ricevuto e che vogliamo condividere è che in quella terra lontana vivono persone meravigliose che hanno tanta voglia di fare e di imparare e che, nonostante tutte le difficoltà quotidiane, riescono sempre a sorridere alla vita.
Vittorio Sebastiano Buscemi, Giorgia Borsellino 2D
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